Al via l’ottava edizione della rassegna POMPEII THEATRUM MUNDI 2025

Dal 20 giugno al 20 luglio 2025 al Teatro Grande del Sito di Pompei la nuova edizione della rassegna Pompeii Theatrum Mundi, organizzata dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Campania e di altre istituzioni locali. 

Diretta da Roberto Andò e presieduta da Luciano Cannito, questa rassegna estiva propone quattro spettacoli che uniscono la grande drammaturgia antica alla sensibilità contemporanea:

GOLEM (20 e 21 giugno, ore 21.00): Lo spettacolo diretto da Amos Gitaï, ispirato a testi e racconti di Isaac Bashevis Singer e Joseph Roth, affronta il tema delle minoranze e il rapporto tra creazione e distruzione. Prodotto da La Colline – théâtre national, il dramma è recitato in diverse lingue con sovratitoli in italiano.                   NOTTE MORRICONE (4 e 5 luglio, ore 21.00): Una celebrazione della musica iconica di Ennio Morricone, interpretata da ballerini diretti da Marcos Morau, che ne esplorano le connessioni con emozioni e ricordi universali.                                                                                                                                                                          ELETTRA di Sofocle (11, 12 e 13 luglio, ore 20.00): Con la regia di Roberto Andò, la tragedia racconta la sete di giustizia di Elettra per l’omicidio del padre, in un percorso doloroso privo di pentimenti. La produzione è dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico e del Teatro di Napoli.                                                               LISISTRATA di Aristofane (18, 19 e 20 luglio, ore 20.00): Regia di Serena Sinigaglia. Lella Costa interpreta Lisistrata, l’eroina che scioglie gli eserciti grazie a uno sciopero del sesso per porre fine alla guerra. La commedia, dal tono tragico, affronta tematiche profonde sulla pace e il potere.

La rassegna, giunta alla sua ottava edizione, si distingue come vetrina di riletture inedite di opere classiche, valorizzando il rapporto tra passato e presente. Secondo Roberto Andò, il festival rappresenta uno strumento di libertà culturale, mentre Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico, sottolinea il ruolo del teatro nella trasformazione sociale e culturale del territorio vesuviano.