Esclusione: la condizione di chi viene posto ai margini della società, estromesso dai rapporti sociali, fino alla negazione dei diritti civili. La storia ci ricorda le aberrazioni e le distorsioni che una politica di regime può operare sul popolo che governa, e proprio il ricordo ci riporta al presente un’immagine che sorprende e a tratti sconvolge. Parte da qui, snodandosi attraverso documenti, incontri, mostre e rappresentazioni teatrali l’evento organizzato dall’ Associazione Culturale “C’è Cultura su Marte” in programma da novembre2018 a gennaio 2019 al Marte– Mediateca Arte Eventi di Cava dei Tirreni. Il titolo del singolare evento è “L’esclusione del Diverso. Le leggi razziali ottanta anni dopo”.
Al taglio del nastro interverranno: Pamela Giorgi, ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (il più antico ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione)Giovanna Lambronidella Biblioteca Marucelliana di Firenze, il direttore del Museo di Campagna Marcello Naimoli, il direttore dell’Archivio di Stato di Salerno Renato Dentoni Litta ed il Sindaco di Cava dei Tirreni Vincenzo Servalli, modera Gianluca Cicco. |
«Dopo tante mostre dedicate alle arti figurative, ci soffermiamo per otto settimane circa, sulla importanza della scuola per la trasmissione dei valori della nostra civiltà ai ragazzi, protagonisti del futuro – spiega il presidente del Marte Dorotea Morlicchio– Ricordiamo insieme, attraverso testimonianze e testi, quaderni e oggetti, una pagina nera della storia d’Italia e la evochiamo alla nostra maniera, con teatralizzazioni e il coinvolgimento dei visitatori che spingeremo a partecipare alle nostre riflessioni».
1938: l’Italia fascista varò le leggi razziali, firmate dal re Vittorio Emanuele III. Il Regime di Benito Mussolini, con il Regio Decreto del 5 settembre del ’38, si adeguò di fatto alla legislazione antisemita della Germania nazista, che fin dal 1933, anno dell’ascesa al potere del Führer, attuò una serie di provvedimenti contro gli ebrei, che portarono all’Olocausto, ovvero il genocidio di 6 milioni di persone, compresi donne e bambini. Nel 1933 si stima che ci fossero 13 milioni di ebrei in Europa, dei quali circa 40.000 in Italia. Anche questi diventarono progressivamente vittime di un “razzismo di Stato”, prima tramite leggi discriminatorie a livello sociale ed economico, poi con la violenza vera e propria.
2018: Perché è importante ricordare i provvedimenti contro gli ebrei che portarono il nostro paese a condividere le responsabilità della Shoah? Qual è la prospettiva attuale rispetto ad 80 anni fa sul tema? Questi gli interrogativi portanti dell’happening che, articolandosi in diverse fasi e forme di arte e confronto, testimonianze e spettacolo, farà della mostra bibliografico-documentaria “A lezione di razzismo. Scuola e libri durante la persecuzione antisemita in Italia“, a cura di Pamela Giorgi e Giovanna Lambroni, la sua anima portante.
Persottolineare l’importanza delle immagini nello sviluppo della persecuzione antisemita negli anni ’30 e ‘40 del secolo scorso, l’Archivio storico dell’Indire e la Biblioteca Marucelliana di Firenze metteranno a disposizione il proprio patrimonio documentario per dare vita a un percorso in cui quaderni, materiali didattici, libri e fotografie delineano i processi formativi con i quali si tentò di costruire il nuovo uomo fascista: attraverso la creazione del nemico interno, l’esclusione dei diversi, il mito della razza e della pura stirpe italica. La mostra è finalizzata a mettere in luce alcuni aspetti spesso poco considerati, relativi all’applicazione delle leggi razziali del 1938 nella scuola fascista. Tra i documenti figurano anche quaderni e album di studenti ebrei alla vigilia delle leggi razziali.
Ad essa sarà affiancata la sezione dal titolo “Una storia diversa”dedicata al territorio campanoed al Museo della Memoria “Giovanni Palatucci”di Campagna, luogo in cui in quegli stessi anni furono istituiti due campi di reclusione per ebrei provenienti dal Nord Italia e che hanno visto come protagonisti i cugini Giovanni e Giuseppe Maria Palatucci, rispettivamente funzionario della Polizia a Fiume e Arcivescovo di Campagna. In mostra documenti, pannelli e materiale video riferiti all’unico museo della memoria in Campaniae provenienti anche dall’Archivio di Stato di Salerno.
Nella stessa serata di domenica 18 (alle 19:30) andrà in scena”Un Circo ad Auschwitz“, un’idea di Geltrude Barbaa cura dell’associazione Fuori Tempo “Luca Barba”, con la stessa Barba, Antonio Coppola, Mariagrazia Lambiase, Pietro Paolo Parisi. Lo spettacolo, incentrato sugli orrori e la bestialità della deportazione nazi-fascista, viene ambientato in un circo che lascia intuire come la condizione dei prigionieri fosse quella di strumenti nelle mani dei persecutori. Un nonno, giardiniere di un gerarca fascista e sopravvissuto alla deportazione nei campi di concentramento, racconterà alla nipote l’orrore del lager. Tra gli “artisti” comparirà Anna Frank e Primo Levi, nei panni di un giocoliere che racconta la perdita di dignità nei campi. «Ho deciso di esporre un argomento così delicato attraverso la “parabola” del circosì, quello degli orrori– spiega l’ideatrice della messa in scena Geltrude Barba – Come Benigni ne “La vita è bella”, ha utilizzato la metafora del gioco, anche io mi sono ispirata allo stesso principio. Nel circo come nell’arena corre aria di mattatoio, follia, morte. Nel mio teatro c’è spazio per l’immaginazione, la speranza e l’illusione verso un lieto fine senza abbandonare la “Memoria”».
IL PROGRAMMA Correlati alla mostra che si protrarrà fino al 27 gennaio, la Giornata della Memoria, una serie dieventi rivolti ad un pubblico di ogni età ed estrazione culturale, visite guidate teatralizzate, spettacoli teatrali serali a cadenza mensile, con una serie di appuntamenti. Tre gli “incontri di parola”, happening moderatidal Dottor Giuseppe Scognamiglio (direttore di Eastwest, rivista di geopolitica)nel corso dei quali verrà affrontato e discusso il tema portante dell’evento. Il primo è previsto per giovedì 22 novembre: “Germania, una responsabilità perenne”. Interverranno Beatrice Benocci (Unisa), Danilo Taino (Corriere della Sera); giovedì 20 dicembre seguirà l’incontro “La zattera della Medusa”, ovvero la presentazione dell’elaborato realizzato dal Liceo Artistico Sabatini Menna di Salerno con Ester Andreola (Sabatini-Menna), Pippo Zarrella (scrittore), Gerardo Pelosi (Il Sole 24 Ore). Ultimo incontro di parola giovedì 24 gennaiosul tema “Tra Iussum e Iustum. Intorno alla legittimità della legge razziale” con Giampaolo Trifone (Unisa), Vincenzo Nigro (Repubblica). Tutti gli incontri, ad ingresso libero, si terranno al Marte Caffè del polo culturale alle 18.
Giovedì 17 gennaio si terrà invece la presentazione del libro “Gli anni della vergogna 1938-1945. Il regime fascista, gli italiani e la persecuzione antiebraica” pensato e realizzato dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma. Interverranno lo storico Amedeo Osti Guerrazzi e il Prof. Vincenzo Esposito (Unisa), mentre l’attore Peppe Basta leggerà alcuni estratti del libro. Appuntamento alle 19.30. Tre gli spettacoli di teatro. Dopo quello inaugurale, domenica 23 dicembre alle 19:30, sarà la volta di “Noi pupazzi, storia di una vita sconvolta dal razzismo” scritto e diretto da Marco De Simone, a cura dell’associazione Musikè in collaborazione con la Compagnia dell’Eclissi. Infine domenica 27 gennaioi riflettori si punteranno, a chiosa dell’evento, sullo spettacolo “Jude” messo in scena, scritto e diretto da Luigi Sinacori e Mariano Mastuccino, a cura dell’Associazione Arcoscenico e La Bottega della Ribalta, con Anna D’Ascoli, Federico Santucci, Francesca Cretella, Gianluca Pisapia, Laura Cammarota, Licia Castellano, Lorenzo Cammarano, Luigi Sinacori, Maria Fiungo, Mariano Mastuccino.
Come sempre, particolare attenzione è rivolta alle scuole del territorio al fine di sensibilizzare gli studenti al tema dell’evento. Ogni mattina sarà proposta la visita guidata teatralizzata al percorso espositivo, condotta dal maestro Giuseppe Basta, e su richiesta, una matinée a scelta tra gli spettacoli previsti di sera, al fine di imprimere nella memoria degli studenti, con la rappresentazione scenica, concetti ed episodi di quella tragica e vergognosa pagina che la storia del novecento ha conosciuto.
L’esclusione del Diverso è organizzato dall’Associazione Culturale C’è Cultura su Marte, in collaborazione con Marte Mediateca Arte Eventi di Cava de’ Tirreni, con il contributo di INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e Biblioteca Marucelliana (MIBAC) di Firenze, Fondazione Ambron Castiglioni, Museo Ebraico di Bologna, Archivio di Stato di Salerno (MIBAC), Museo della Memoria e della Pace – Centro Studi “Giovanni Palatucci” di Campagna, Associazione Fuori Tempo – Teatro Luca Barba, Musiké, Compagnia dell’Eclissi di Salerno, Arcoscenico – La Bottega della Ribalta, Eastwest – Rivista di Geopolitica, Liceo Artistico Sabatini-Menna; con il patrocinio di Regione Campania, Provincia di Salerno e Comune di Cava de’ Tirreni. L’evento è stato reso possibile grazie al sostegnodi: TransItalia, Easy Tech, Del Priore, Banca Sella, V&G Costruzioni Srl, Cava Cuscinetti Srl, TR 2000 Srl.
INFO UTILI La mostra sarà visitabile tutti i giorni, dal lunedì alla domenica dalle 10:00 alle 13.00 e dalle 16:30 alle 20:00; Il costo del biglietto è di € 3,00 per il solo ingresso al percorso espositivo, il sabato è prevista la visita guidata teatralizzata alle ore 19:00 al costo di € 4,00. Il biglietto per gli spettacoli serali è di €10,00 ingresso al percorso espositivo incluso.
Per informazioni e prenotazioni: 089 9481133 – 333 6597109 – www.facebook.com/martemediatecaarteeventi/