Per l’occasione gli ideatori del progetto e direttori artistici, Luigi Ferrone e Corona Paone, rispettivamente primo ballerino ed etoile del Teatro San Carlo di Napoli, hanno messo in piedi una grand soirée spettacolare. Assistente Valeria Milingi.
Ospite d’onore sarà l’ungherese Anita Magyari, Etoile del Teatro alla Scala di Milano. Tra gli ospiti anche Alessandro Macario e Anbeta Toromani. In scena anche i più qualificati professionisti dei teatri stabili italiani.
In memoria di Roberto Fascilla (tra le più importanti personalità della storia della danza italiana scomparso a gennaio di quest’anno) l’evento istituisce la prima edizione del Premio intitolato al “signore della danza italiana”. Confermata al timone della serata il volto tv Veronica Maya. Oltre 200 i giovani provenienti da tutte le scuole di danza ed accademie dell’intera Regione Campania.
Un pool di professionisti è stato chiamato a raccontare con il proprio disegno corografico questa nuova edizione di Tuttinscena: Rogelio Alcides Bravo, professionista di Tango Argentino proveniente della città di Rosario, Argentina; Fabrizio Varriale, coreografo napoletano che ha danzato al fianco di coreografi internazionali del calibro di Carolyn Carlson e Teri Jeanette Weikel; Andrea Veneri, insegnante, coreografo e ballerino di Hip Hop; Aniello Schiano di Cola, prolifico ed eclettico coreografo e ballerino; Salvatore Sica, promettente stella dell’hip Hop e Martina Picardi, vincitrice del Premio speciale giovani autori migliore produzione indipendente all’edizione 2017 del Festival Internazionale di Video Danza Coreografo elettronico. Nell’elenco anche Francesco Paolo Manna, percussionista dell’Accademia Giuseppe Verdi di Napoli che si esibirà live facendo combaciare il suono dei suoi strumenti con i passi dei talenti.
Nella squadra due maestri d’eccezione: Mario Piazza, insignito, un anno fa dell’importante riconoscimento di Cavaliere della Repubblica Italiana per i meriti del suo lavoro con cui ha diffuso la cultura italiana all’estero. Prima volta in cattedra anche per Luc Bouy, danzatore e coreografo belga dalla carriera internazionale.
Anche la XIX edizione dell’evento sarà interamente dedicata ad Apollonia D’Arienzo, in arte Lola, un tempo ballerina e insegnante di danza, da 19 anni costretta a letto dalla SLA, sclerosi laterale amiotrofica.
L’ingresso è a invito.