Federica Federico – una “Vita da Mamma” e da blogger di successo

L’idea di Vita da Mamma è nata di notte, il travaglio è stato indotto da una di quelle nottate bianche in cui i piccoli non vogliono assolutamente dormire. Quella notte mi resi conto di essere felice!

Federica Federico, blogger di professione, 42 candeline sulla prossima torta di compleanno, bis mamma, sposata velocemente dopo un meraviglioso colpo di fulmine che resiste agli urti della vita da 16 anni, già laureata e oggi studentessa attempata di scienze della formazione a indirizzo pedagogico sociale.

Oggi abbiamo l’onore e il piacere d’intervistare una donna di grande successo, madre e imprenditrice, blogger pioniera, creatrice del portale vitadamamma.com, il più grande Blog italiano dedicato alle mamme. Quotidianamente tratta le novità dell’universo bambino, entra nella attualità del mondo femminile e segue gli aggiornamenti medico scientifici relativi alla maternità tutta, dal concepimento al parto.

Ciao Federica e benvenuta nel nostro spazio. Grazie per aver accettato la nostra intervista.

Salve a tutti è un piacere essere qui con voi, vi ringrazio per l’attenzione dedicatami.

Raccontaci del tuo blog e di come è cominciato tutto.

Nessuna bambina di 40 anni fa avrebbe mai potuto immaginare di diventare una blogger, questo dimostra quanto sia neonato il mio lavoro, almeno nel nostro paese.  Appena un paio di decenni fa mancavano i sistemi di supporto di cui oggi si nutre la comunicazione online; solo recentemente gli italiani sono diventati social e si sono calati nella rete, sebbene non sempre con un approccio corretto e raziocinante.

Comunemente il lavoro si sceglie sulla base di un’immaginazione per similitudine (farò l’ingegnere come il mio papà), ma per me le cose sono andate diversamente: ho scelto un’idea.  All’epoca mi ero da poco affrancata dalla pratica forense e per tutti sarei diventata un’avvocatessa. Tradendo ogni aspettativa scelsi una strada in stile Ventimila leghe sotto i mari di un Verne letto dai suoi contemporanei e non con gli occhi degli uomini del secondo ventennio del duemila. Undici anni fa, il mio lancio nella rete appariva a chiunque come un salto nel vuoto e senza paracadute.

Ero incinta quando il lavoro di blogger mi venne in soccorso.  Ci sono gravidanze e gravidanze, lo dico di continuo alle mamme della mia community. La mia prima gravidanza fu un percorso di speranza, e non chiamatela gravidanza difficile, è un termine che non ha mai rappresentato né me né il mio piccolo guerriero. Fu allora, in quei mesi di andrà tutto bene, che incominciai a tessere la mia rete rosa. Compresi che internet è un potentissimo strumento di comunicazione capace di vincere l’isolamento, persino quello circoscritto a pochi metri di letto e due cuori che battono in un unico corpo. 

Quando il mondo resta fuori (un po’ come sta accadendo ora durante la quarantena), la rete vince il limite fisico e fa prove di nuova empatia, costruendo ponti, amicizie, speranza, conoscenza e informazioni. 

Qual è la particolarità del tuo blog?

Vitadamamma nasce come rete di supporto alla donna. Diversamente da ciò che si identifica oggi con il concetto di influencer e blogger, lo spazio in cui io accolgo le mamme è una zona informativa, mirata e calata nella realtà della madre, ma orientata a non togliere respiro e soggettività alla donna che sceglie di fare famiglia e avere dei figli.

Qual è l’argomento (o quali sono gli argomenti) che ti capita di trattare più frequentemente?

Diffidate dalla copertina patinata del mondo delle mamme disegnata, se non imposta, dai media generalisti; diffidate dalle influencer e dalle blogger che si credono tali per il solo fatto di avere il coraggio di mostrare al mondo la bellezza dei loro figli mentre fanno la pappa, mentre provano il vasino, mentre giocano, insomma mentre vivono e crescono come i figli di tutti.  

Le mamme sono un universo complesso e sfaccettato, non sono diverse né meno affascinanti delle ragazze di cui i mariti si sono innamorati dieci o quindici anni prima. È per queste ragioni che non c’è un argomento che prevale, le mamme non sono tutta una corsa al pannolino e non hanno una così grande e totalizzante concentrazione sul migliore modo di allattare il bebè. Le mamme affrontano e risolvono problemi sempre diversi che crescono e cambiano con le stagioni della genitorialità.

Qual è la richiesta più strana che hai ricevuto da un’utente?

Non esistono richieste strane, rispondere a questa domanda equivarrebbe a negare che ogni mamma ha dei bisogni, speciali e unici.  C’è un filone della cultura in rete che sminuisce le mamme del web, disfattista e distruttivo questo approccio alla maternità 2.0 non si arrende a stereotipare ancora e ancora il ruolo della donna-mamma. Io preferisco accettare che in rete, come nella vita di tutti i giorni, esistano una pluralità di persone e modi di mordere la vita. Il mio compito è dare a ciascuna mamma uno strumento in più per essere serena e coscienziosa. Nessun bisogno è categorizzabile, ogni bisogno è spunto di riflessione. Affrontare così ogni richiesta della community equivale a diffondere tra le mamme la cultura del conforto e dell’appoggio reciproco e sociale.

Come vive una blogger?

Una blogger vive in mille luoghi, di mille emozioni e abbraccia mille vite, non può mai smettere di studiare, di mettersi in discussione e di confrontarsi, nemmeno può mai pensare di essere senza la sua community. 

Che rapporto hai con le utenti del tuo blog?

In questi anni ho visto nascere bambini per i quali c’era poca speranza e ho pianto con le mamme, ho visto nonne soffrire per la lontananza dai nipoti e ho spiegato loro come usare le videochiamate, ho curato ansie e sono entrata in silenzio in molte vite, ho abbracciato da lontano, ho annusato paure e consigliato strade. Ho vissuto oceani di emozioni e cieli di affetti. Le mie mamme sono le mie amiche-sorelle.

I tuoi figli come vedono il tuo lavoro?

Il mio lavoro è profondamente legato ai miei figli, loro ne sono ispirazione, motivo, ragione e causa. Del resto la mia è una vitadamamma e come per ogni donna i figli sono il tutto. I ragazzi sono molto partecipi al mio lavoro ma profondamente tutelati nella loro immagine e nella loro privacy, personalmente non ho mai creduto che una blogger di maternità sostanzi il suo lavoro nell’esposizione dei bambini.

Ti congediamo con un caloroso ringraziamento e con l’augurio di rivederti e risentirti presto. 

Grazie a voi, è stato un immenso piacere.

Francesco Martini