Castelporziano, alla Cerimonia di chiusura delle iniziative di carattere sociale presente anche l’ONMIC

Si è svolta ieri, 23 Settembre, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la festa  che chiude i soggiorni estivi riservati a disabili e anziani presso la tenuta presidenziale di Castelporziano (Roma).

Si tratta della quinta edizione del progetto, voluto dal Presidente della Repubblica e realizzato d’intesa tra il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, il Comune di Roma e la Regione Lazio, che ha coinvolto strutture e associazioni dei Comuni di Roma e limitrofi. 

Anche quest’estate l’Onmic ha partecipato all’iniziativa e ha potuto usufruire dei locali predisposti per l’accoglienza all’interno della Tenuta e delle strutture balneari messe a disposizione sulla spiaggia di Castelporziano. L’iniziativa ha riscontrato unanime consenso grazie alla fattiva opera di Franco Fiorini, coordinatore regionale Onmic Lazio e di Giulio Roffilli, componente del direttivo nazionale e presidente provinciale Onmic Latina.

    

Partecipiamo sempre con orgoglio all’iniziativa, ha commentato Vincenzo Siano, presidente nazionale ONMICRingrazio per l’invito il Presidente Mattarella, che dà corpo ai motivi ispiratori della nostra Costituzione. Un ringraziamento inoltre va a tutti i volontari ONMIC che con la loro azione giornaliera danno un esempio concreto di cittadinanza attiva.

  

Nel suo intervento di ieri il Presidente Mattarella ha sottolineato che dopo cinque anni l’iniziativa si può considerare ormai consolidata: Il contatto continuo con i ragazzi, con i loro operatori, con gli anziani ha permesso, di anno in anno, di migliorare l’accoglienza e di renderla più efficiente e più gradevole. La Tenuta di Castelporziano, che è un’oasi ambientale preziosa, è ancora più preziosa per vostra presenza.

Non sono mancati i ringraziamenti per tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile la manifestazione: dai dipendenti della Tenuta di Castelporziano e del Quirinale, in servizio e in pensione, alla Protezione civile, all’Arma dei Carabinieri, alla Polizia di Stato, ai Vigili del Fuoco, al Genio Pionieri dell’Esercito, agli istituti scolastici, alla Rai. 

Un saluto e un ringraziamento speciale è giunto ai protagonisti delle performance sportive, dimostrative e artistiche che hanno animato il pomeriggio e agli atleti paralimpici presenti ieri tra il pubblico: Daniele Cassioli, cieco dalla nascita, considerato il più grande campione paralimpico di sci nautico di tutti i tempi; Manuel Bortuzzo, giovane promessa del nuoto italiano, ferito alla schiena durante un’aggressione e costretto alla sedie a rotelle; Sara Vargetto, affetta da artrite idiopatica giovanile, a 11 anni è già una promettente atleta della squadra di basket in carrozzina “Giovani e Tenaci”, nonché “principessa dei runner” con il papà Paolo.

Mattarella ha poi rivolto un saluto e un ringraziamento alla banda della Polizia locale di Roma, al coro Mani Bianche, alla Scoop Jazz Band e a I Disabilié che hanno allietato il pomeriggio con le loro esibizioni.

Il Presidente ha quindi ringraziato i conduttori della manifestazione: Cristiana Capotondi, attrice di grande sensibilità, sempre attenta alle problematiche sociali e alla solidarietàCesare Bocci, autore insieme alla moglie Daniela Spada del libro “Pesce d’Aprile, ironica e commovente denuncia sulla condizione dei disabili in Italia.

Il Presidente ha poi concluso ribadendo che: di disabilità e di condizione dell’anziano si parla ancora troppo poco e con parole talvolta sbagliate. Ci sentiamo coinvolti, spesso, di fronte a un caso singolo, ma poi non traduciamo questo stato d’animo in scelte concrete e permanenti di carattere generale. La nostra Costituzione – ha continuato – al suo articolo 3, richiede alla Repubblica di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo della personalità: è un’applicazione dei doveri di solidarietà indicati dall’articolo 2 . Nessuno può essere abbandonato di fronte alle difficoltà. La nostra bella Italia se perdesse – o anche soltanto se attenuasse – il senso della solidarietà e del rispetto di ogni persona, tradirebbe i suoi valori e la sua storia. Questo non avverrà.   

Daniela Siano