Alla scoperta dell’ignoto – Il meraviglioso mondo di Piero Angela

Figlio del medico e antifascista torinese Carlo Angela, all’età di sette anni iniziò a prendere lezioni private di pianoforte e più avanti iniziò a sviluppare il suo interesse per la musica jazz.

Nel 1948 con il nome di Peter Angela si produsse in varie jam session nei jazz-club torinesi. Nello stesso anno fu notato dall’impresario Sergio Bernardini, che lo invitò a suonare nella serata inaugurale della Capannina di Viareggio. Nei primi anni cinquanta formò – insieme al batterista Franco Mondini – un trio musicale, in cui si alternarono vari contrabbassisti. Al trio si aggiunsero spesso artisti di richiamo quali ad esempio Ninì Rosso, Franco Pisano e l’ex cornettista di Duke Ellington, Rex Stewart. Nel frattempo assunto in RAI, nel 1952 cessò l’attività musicale professionistica per dedicarsi al giornalismo.

Il primo incarico nell’Ente radiotelevisivo di Stato fu come cronista e collaboratore del Giornale Radio; con l’avvento della Televisione (1954) Angela passò al Telegiornale, per il quale fu corrispondente, prima da Parigi, poi da Bruxelles, dal 1955 al 1968. Insieme ad Andrea Barbato fu il conduttore della prima edizione del Telegiornale Nazionale delle 13:30 e nel 1976, fu il primo conduttore del TG2.

Influenzato dalla lezione documentaristica di Roberto Rossellini, nel 1968 Piero Angela realizzò una serie di documentari dal titolo Il futuro nello spazio, sul tema del programma Apollo (il cui scopo era quello di portare i primi astronauti sulla Luna). Iniziò quindi una lunga attività di divulgazione scientifica, che negli anni successivi lo portò a produrre numerose trasmissioni di informazione tra le quali Destinazione Uomo (dieci puntate), Da zero a tre anni (tre puntate), Dove va il mondo? (cinque puntate), Nel buio degli anni luce (otto puntate), Indagine sulla parapsicologia (cinque puntate), Nel cosmo alla ricerca della vita (cinque puntate).

Alla fine degli anni settanta, Angela decise di dedicarsi interamente alla realizzazione di programmi di divulgazione: il primo del 1981, fu Quark, la prima trasmissione televisiva di tale genere rivolta ad un pubblico generalista. La formula, ancor oggi attuale, era innovativa: si misero in campo tutti i mezzi tecnologici a disposizione e le risorse della comunicazione televisiva per rendere familiari i temi trattati: i documentari della BBC e di David Attenborough, i cartoni animati di Bruno Bozzetto usati per spiegare i concetti più difficili, le interviste con gli esperti esposte nel linguaggio più chiaro possibile compatibilmente con la complessità degli argomenti, le spiegazioni in studio. Dal programma-base nacquero diversi spin-off, alcuni dei quali tuttora prodotti: documentari naturalistici (Quark speciale e Il mondo di Quark), finanziari (Quark Economia) e politici (Quark Europa).

Fu del 1984 il progetto Pillole di Quark, spot di trenta secondi su argomenti tecnici, scientifici, educativi, sociali, medici, in onda a orari variabili su Rai Uno e tuttora in onda. Nello stesso anno Piero Angela realizzò il primo talk-show con finalità di intrattenimento misto a divulgazione scientifica: sei prime serate in diretta col pubblico, dal Foro Italico, con personaggi del mondo della cultura, della scienza, dello spettacolo e dello sport sul palco a interagire con la platea.

Nel 1986 e nel 1987 realizzò, dal Palazzetto dello Sport di Torino davanti a ottomila spettatori, due prime serate su Rai Uno sui problemi di clima: atmosfera e oceani, cui fecero seguito tre serie televisive che sfruttavano le nuove tecnologie di rappresentazione grafica tramite computer: un viaggio dentro il corpo umano (La Macchina meravigliosa, in otto puntate), nella preistoria (Il pianeta dei dinosauri, in quattro puntate), e nello spazio (Viaggio nel cosmo, in sette puntate). Tali serie, realizzate con la collaborazione di suo figlio Alberto, furono tradotte in inglese e vendute in oltre quaranta paesi europei, americani e asiatici (paesi arabi e Cina inclusi).

Del 1988 fu Quark italiani, serie di documentari di natura, ambiente, esplorazione, prodotti e realizzati da autori italiani (tra cui lo stesso Alberto Angela, che realizzò alcuni documentari in Africa).

Nel 1995 nacque Superquark, nel corso del quale, il 4 giugno 1999, furono celebrate le duemila puntate del progetto Quark (e relative filiazioni). Di quello stesso anno anche gli Speciali di Superquark, serate monotematiche su argomenti di grande interesse sociale, psicologico e scientifico, e la collaborazione al programma televisivo Domenica In…, nel quale Piero Angela fu conduttore di uno spazio dedicato alla cultura. Dal 2001 infine, Piero e Alberto Angela sono autori di Ulisse, programma a puntate monografiche riguardanti scoperte storiche e scientifiche.

Parallelamente all’attività divulgativa in televisione, Piero Angela ha svolto e svolge tuttora attività editoriale, sempre a contenuto informativo. Da lungo tempo è curatore della rubrica «Scienza e società» sul settimanale TV Sorrisi e Canzoni; è stato inoltre curatore e supervisore del mensile Quark, da lui stesso fondato nel 2001 e in seguito sciolto nel 2006 per mancanza di fondi, che sulla falsariga dell’omonima trasmissione televisiva, trattava temi scientifici in maniera accessibile al pubblico. Piero Angela è anche autore di oltre trenta libri, molti dei quali tradotti in inglese, tedesco e spagnolo, con una tiratura complessiva di oltre tre milioni di copie.

Nel 1989 Piero Angela fu tra i fondatori del CICAP (del quale è socio effettivo), associazione per il controllo sul paranormale, nata per promuovere l’educazione scientifica e lo spirito critico, nonché per indagare sull’effettiva esistenza dei presunti fenomeni paranormali.

Nel corso della sua lunga attività Piero Angela ha ricevuto numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero, tra i quali il premio Kalinga dell’UNESCO per i meriti nella divulgazione scientifica e numerose lauree honoris causa (attualmente otto).

Nonostante abbia abbandonato l’attività musicale professionistica nel 1952, Piero Angela è rimasto un cultore del jazz, sebbene solo come dilettante: non è infrequente, quando una trasmissione da lui condotta tocca argomenti in qualche modo connessi con la musica, come ad esempio i fenomeni acustici, vederlo esibirsi al pianoforte e suonare insieme a noti jazzisti professionisti.

Nel febbraio 2006, alla vigilia delle elezioni politiche il sito del Corriere della Sera chiese ai lettori, attraverso un sondaggio, quale personalità del giornalismo avrebbero preferito per moderare l’imminente dibattito televisivo tra i due candidati premier, Romano Prodi e Silvio Berlusconi. Piero Angela, giornalista per lo più scientifico, vinse sorprendentemente il sondaggio, sorpassando una folta schiera di giornalisti politici. Intervistato dal Corriere, Angela dichiarò di non essere interessato all’incarico. A moderare i due dibattiti furono poi Clemente Mimun e Bruno Vespa. Nella sua residenza torinese, possiede una preziosa collezione di vasi romani di epoca imperiale e uno scheletro completo di Compsognathus longipes. Ancora oggi Piero Angela si dedica alla divulgazione scientifica, appassionato e inossidabile. Buon compleanno Professore, ad honorem.

 

Francesco Martini