Canada, un esempio di multiculturalismo riuscito

Il multiculturalismo canadese affonda le sue radici nella storia stessa del Paese, senza dimenticare che la stessa società autoctona era già multiculturale e plurilingue.

Il Canada vanta una lunga storia fatta, all’inizio, di Indiani e Inuit, poi di Francesi, Britannici, e ancora di immigrati provenienti da ogni parte del mondo, tutti ugualmente “canadesi”, diversi tanto dai loro antenati asiatici o europei, quanto dai loro vicini statunitensi.

La società canadese si presenta costituita da individui provenienti da culture profondamente diverse e ha dovuto trovare strumenti efficaci per la propria sopravvivenza senza minare l’unità e i valori fondanti del Paese.

Per affrontare in maniera adeguata questo vasto e diversificato panorama etnico, un punto di partenza è stato il sistema di istruzione canadese, che ha dovuto dar prova di grande creatività per rispondere a questa diversità culturale. I programmi di istruzione multiculturale e antirazzista cercano di adattare il sistema educativo in funzione delle diversità degli studenti, per garantire un sistema di insegnamento equo e integrante. 

Bisogna sottolineare che, dal punto di vista artistico, personaggi provenienti da ogni parte del mondo arricchiscono oggi il panorama culturale canadese. Nel mondo degli affari emergono inoltre continuamente nomi di canadesi che sono giunti in questo Paese come semplici immigrati e che continuano a contribuire in maniera decisiva alla ricchezza del Canada.

La politica del multiculturalismo in Canada scaturisce dai lavori di una nota commissione d’inchiesta, la “Laurendeau-Dunton”, che, a metà degli anni ’60, era stata incaricata di esaminare la situazione sociolinguistica del Paese. In origine la commissione doveva dedicarsi solo all’esame dei rapporti tra i francofoni e gli anglofoni. Ben presto però le comunità etniche minoritarie, originate dall’immigrazione, hanno chiesto che anche la loro situazione fosse presa in considerazione.

Nel 1971 il Governo Federale ha cominciato a mettere in pratica una politica del multiculturalismo avente un duplice scopo: il primo è “integrazionista”, ossia mira a favorire l’integrazione degli immigrati nella società che li accoglie, eliminando tutte le barriere discriminatorie; il secondo è invece “identitario” e implica, per le comunità di immigrati, il diritto di conservare e trasmettere i loro aspetti culturali specifici.

Nel luglio del 1988 il Governo Federale ha riconosciuto ufficialmente l’evoluzione della società canadese e si è assegnata una legislazione innovativa con l’approvazione della Legge sul Multiculturalismo, secondo la quale ogni cittadino, qualunque sia la sua origine, deve avere la possibilità di partecipare e di contribuire alla vita collettiva del Paese sotto qualsiasi aspetto.

Daniela Siano