Egocentrismo positivo: sii il tuo modello di riferimento

Al giorno d’oggi siamo circondati da esempi, canoni, schemi, cose alle quali dovremmo assomigliare,

alle quali dovremmo corrispondere come binari. Quando, molto probabilmente, l’unica cosa veramente sincera da fare è scavare dentro sé stessi, trasformando sé stessi, la propria storia, le proprie sensazioni nel punto di riferimento più certo che ci possa essere nella nostra vita.

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“Mai nulla di splendido è stato realizzato se non da chi ha osato credere che dentro di sé ci fosse qualcosa di più grande delle circostanze”.    (Bruce Barton)

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Prendere ispirazione dagli altri, guardarsi intorno è una cosa naturale ed è anche una cosa giusta, ma credo che sia fondamentale mettere al centro se stessi. Si parla tanto di non essere egocentrici, di non essere egoisti, io invece credo che, per entrare in sintonia con la verità, per entrare in sintonia con la propria verità sia essenziale “ego-centrarsi”, mettersi al centro, non farsi sovrastare da quello che fanno gli altri. Soprattutto al giorno d’oggi che siamo continuamente bombardati dai modelli di vita altrui e che non passa giorno in cui non ci venga raccontato di cosa sia giusto e cosa sia sbagliato fare o essere.

 

Solitamente si parla di egocentrismo come qualcosa di negativo, riferendosi a tutte quelle persone che mettono sé stessi al centro, lasciando che tutto il resto non conti o che tutto il resto conti molto meno. Soggetti che si piacciono tantissimo che credono soltanto nel proprio punto di vista, nella propria visione della realtà, della propria visione del mondo, del proprio stile di vita, come se esistessero soltanto loro, come se non ci fosse nient’altro di giusto all’infuori di ciò che loro reputano giusto. Questo è il senso che comunemente viene attribuito all’egocentrismo.

Penso che oggi sia necessario anche essere egocentrici in senso positivo per non perdere riferimenti in questa realtà frenetica, caotica, dominata da modelli esistenziali che ci fanno sentire sbagliati, che ci fanno sentire sconfitti, tagliati fuori.

Credo fortemente nell’esistenza di una connotazione positiva dell’egocentrismo, in modo da trovare un punto di riferimento stabile in quello che si è o in quello che si pensa di essere, fondamentale per non correre il rischio di farsi travolgere dall’onda anomala di esempi che quotidianamente ci vengono gettati addosso. Essi ci vengono raccontati come principi da seguire perché giusti, ai quali finiamo per credere inevitabilmente e che lentamente assorbiamo e cominciamo, a nostra volta, a reputare giusti.

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“Imitare le qualità e le caratteristiche altrui è molto più vergognoso del portare abiti altrui: perché è il giudizio della propria nullità espresso da se stessi.”   (Arthur Schopenhauer)

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Questo è il problema dei “modelli perfetti dominanti” da seguire. Essi fanno parte di tutte quelle cose che diamo per scontato perché li vediamo in continuazione e ne parlano in continuazione, ne vengono esaltate le caratteristiche positive lasciando in ombra tutte le caratteristiche negative e nel flusso dei nostri giorni ci convinciamo che esistano soltanto quei modelli, ci auto-trasciniamo nell’idea che sia giusto sforzarsi di corrispondere ad essi anche a costo di andare contro noi stessi.

 

Io credo che dovremmo essere tutti molto più egocentrici in senso positivo, in modo da sviluppare una visione più ampia priva di paraocchi. Oggi, nella realtà dell’iperconnessione, dell’ipercollegamento, dove tutti assomigliano a tutti e dove tutti si sentono con tutti, penso sia fondamentale mettere al centro le proprie pulsioni interiori, le proprie caratteristiche. Cerchiamo di essere tutti molto più egocentrici in senso positivo e che nel momento in cui si riesce ad adottare il proprio modello come prospettiva di riferimento e il proprio punto di vista dell’esistenza come principio stabile, a quel punto è possibile iniziare veramente a seguire gli altri in maniera costruttiva, a stare insieme agli altri in maniera vera.

Iniziamo a ritenerci importanti della nostra individualità, dare importanza a ciò che sentiamo e quello che siamo, al di là di tutto quello che ci viene detto e che vediamo fare in giro.

“Cerca di essere egocentrico in modo sano, sii il tuo modello di riferimento, sii libero”.

Gaetano Sorbo