LAURITO, UN’OASI DI PACE NEL CUORE DEL CILENTO

È l’alternativa perfetta per quanti vogliano sfuggire alle calde spiagge e rifugiarsi in un’oasi di pace. 

Il paese sorge ai piedi del monte Fulgenti nell’alta valle del fiume Mingardo, poco distante da Torre Orsaia, Camerota e Scario. L’origine di Laurito si riconduce alla colonizzazione bizantina del IX secolo e alla consuetudine dei monaci basiliani di riunirsi in comunità religiose dedite alla preghiera, chiamate “Laure”. Ne è testimone la Cappella di San Filippo d’Agira del XII secolo, che conserva alcuni affreschi di chiara fattura bizantina e statue di santi. La sua origine dai coloni greco – bizantini è dimostrato dalla toponomastica locale. Infatti, sebbene il nome di Laurito sia di origine latina (da laurus: luogo pieno di lauri, laureto), appartengono alla lingua greca i nomi che ancora si conservano di qualche rione cittadino, come Lavinaro (luogo acquitrinoso) e soprattutto di molte campagne lauritane come Calatripeta (benforata), Cammaruso (pieno di euforbie).

La prima notizia di Laurito si ritrova in un documento del 947: Guglielmo, figlio del fu Ragiberto, vende per 24 tari d’oro la quarta parte dei suoi beni “in loco Laurito” alla Chiesa di Santa Maria di Salerno di cui era abate il sacerdote Donnello. Della dominazione longobarda a Laurito resta ancora traccia nel nome di “Lammardo”, termine che indica una piazzetta e un vicolo nella parte superiore del paese. Alla dominazione del Longobardi è poi seguita quella del Normanni e di numerose famiglie feudali.

Visitando Laurito ci si può rendere conto della sua ricchezza storico-culturale, così come della bellezza del territorio e della genuinità dei suoi prodotti. 

Daniela Siano