Le Cascate dei capelli di Venere a Casaletto Spartano

Il comune di Casaletto Spartano si trova nell’entroterra del Golfo di Policastro. Il centro storico è a 450 m di altitudine e a circa 18 km dal mare.

Di origine medioevale, il paese quasi certamente si è sviluppato intorno all’antica contrada Spartoso, da cui potrebbe derivare il nome Spartano. Secondo quanto tramandato da una vecchia leggenda, l’abbandono del vecchio nucleo fu causato da un’invasione di formiche. Molto più probabilmente dipese alla scarsità d’acqua o dai terremoti che intorno all’anno Mille imperversarono su gran parte dell’Italia meridionale.

Il primo documento che rivela l’esistenza di Casaletto è una pergamena di Don Pedro da Toledo, primo viceré di Napoli, in cui si parla dei privilegi concessi a Isabella Caracciolo, duchessa di Castrovillari, sulle terre di Tortorella e i suoi Casali (Battaglia, Casaletto e Bonati).

Oggi Casaletto Spartano è costituito dai due principali centri abitati che sono la vicina frazione Battaglia ed il Capoluogo, divise dal corso d’acqua Rio di Casaletto, più circa trenta contrade rurali sparse su tutto il territorio che ha una superficie complessiva di oltre 70 km².

Per raggiungere i due principali centri abitati la popolazione utilizzava dei sentieri che ancora oggi si conservano e periodicamente sono utilizzati per celebrazioni religiose ed escursioni varie. Ne sono un esempio il Capello – Cerreta e il Capello – Ponte Sottano. Il più conosciuto resta però il sentiero delle Rocche, in passato utilizzato come via principale per spostarsi dalle contrade rurali della montagna di Casaletto al paese ed alla vicina frazione Battaglia, e ancora oggi utilizzato dai pellegrini come percorso religioso durante la celebrazione della Madonna dei Martiri. La bellezza di questi sentieri è dovuta al fatto che si sviluppano lungo il Rio di Casaletto, attraversando luoghi incontaminati e permettendo di osservare il corso d’acqua lungo il suo tragitto.

Un altro luogo particolarmente suggestivo di Casaletto è Il Capello. Tale località prende il nome dalla cascata Capelli di Venere la cui denominazione deriva dalle particolari forme che l’acqua assume cadendo. In prossimità del corso d’acqua si trova anche un mulino ben conservato e un vecchio rudere denominato Sorgitore. Il Capello presenta anche tutta una serie di percorsi interni che consentono di visitare vari luoghi panoramici che il corso d’acqua crea lungo il suo tragitto. Il complesso sorgivo è stato anche munito di un’area attrezzata con zone coperte e barbecue.

Sul territorio casalettano sono inoltre presenti numerose grotte carsiche. Le principali sono quelle di Mariolomeo in località Fortino e quelle del Vottarino presso la contrada Cerreta.

Da vedere

Da alcuni anni durante il mese di agosto a Casaletto Spartano si svolge una serata dedicata alla rievocazione del tipica festa nuziale casalettana: ‘A Zita. La manifestazione ripropone i riti che caratterizzavano “’u sposalizio” degli avi, legati alla civiltà contadina di un tempo, partendo dal fidanzamento e passando per le varie fasi fino a giungere al banchetto nuziale in Piazza Municipio, fra i secolari Palazzi e la chiesa di San Nicola di Bari. Il prosciutto casalettano rigorosamente e sapientemente affettato a mano, il formaggio e un corposo vino rosso, accompagnano l’allegria dei balli e dei canti casalettani animati dall’esibizione dei parenti degli sposi.

Da provare

Uno dei prodotti tipici più famosi di Casaletto è sicuramente il prosciutto. La straordinaria qualità di questo prodotto è assicurata dalla naturalità delle carni dei suini allevati dalle famiglie stesse e soprattutto dal favorevole clima di cui Casaletto gode. La lavorazione avviene così come si è tramandata nel corso degli anni; la protezione del prosciutto è affidata al solo peperoncino, mentre la stagionatura avviene all’interno delle stesse abitazioni delle persone. Ancora oggi è il piatto principale dei matrimoni tradizionali paesani, assieme ai formaggi ed il vino. I prodotti che si ricavano dagli allevamenti sono principalmente il formaggio, la ricotta ed i capretti. La preparazione e la stagionatura dei formaggi avviene all’interno delle stesse abitazioni dei pastori. Tra le famiglie di Casaletto, in particolare nelle contrade rurali, resta diffusa la tradizione di realizzare in casa il pane casereccio cotto nei forni di un tempo, che ancora oggi si trovano nelle abitazioni più vecchie.

Daniela Siano