Sir Alex Ferguson – il Lord del calcio internazionale compie 78 anni

Sir Alexander Chapman Ferguson, (Glasgow, Regno Unito, 31 dicembre 1941) è stato calciatore professionista ed è noto per i successi da allenatore del Manchester United.

Come ha sempre detto lui stesso, Ferguson, figlio di un protestante e di una cattolica, viene dalla Scozia operaia: suo padre, ex calciatore del Glentoran (serie A irlandese), lavorava come manovale in un cantiere navale. Alex, nato nel sobborgo di Govan in quel di Glasgow, invece viene bocciato a scuola sia alle elementari sia all’high school, tanto che lascia gli studi per diventare apprendista. Diventa un calciatore ma intanto continua a studiare e a lavorare in fabbrica; dopo l’apprendistato (durato 6 anni), riesce a 23 anni a prendere il diploma. Dopodiché segue dei corsi per tecnici di calcio, il che gli servirà molto nel corso della sua vita.

Intanto nel 1958 fa il suo esordio in una società calcistica, giocando con i dilettanti del Queen’s Park. Nel 1960 passa al Saint Johnstone e nel 1964 al Dumferline, dove milita per tre anni. In questa squadra raccoglie i primi successi: nel 1966 è capocannoniere del massimo campionato scozzese insieme a Joseph McBride, con 31 goal. Contando anche le partite di Coppa di Lega in quella stagione Ferguson realizza in tutto 45 goal in 51 partite.

Nel 1967 passa ai Rangers Glasgow, dove resta 2 anni, e cioè fino a quando la sua squadra viene sconfitta dagli acerrimi rivali del Celtic Glasgow per 4-0 nella finale di Coppa di Scozia. Dal 1969 è al Falkirk e nel 1973-1974 disputa la sua ultima stagione da calciatore nell’Ayr United.

Nel luglio ’74 inizia la sua carriera di allenatore con l’East Stringshire. Viene quindi ingaggiato dalla squadra del Saint Mirren, che riesce a portare nella massima serie nel 1977. L’anno successivo il team ottiene la salvezza ma Ferguson viene comunque esonerato. Poco male perché trova subito un ingaggio con l’Aberdeen, con cui inizia ben presto un ciclo vittorioso. Nel 1980 si vendica con i Celtics e vince il campionato superandoli di un solo punto. Nel 1982 l’Aberdeen conquista la Coppa di Scozia battendo in finale i Rangers per 4-1. L’anno successivo però è ben più ricco: vittorie in Coppa di Scozia, Coppa delle Coppe (battendo 2-1 il Real Madrid) e Supercoppa Europea. Nel 1984 centra l’accoppiata campionato-coppa nazionale, l’anno successivo deve accontentarsi del primo titolo. Contemporaneamente all’incarico di manager dell’Aberdeen accetta anche quello di commissario tecnico della Nazionale, che ricopre dal 16 ottobre 1985 al 13 giugno 1986. Partecipa quindi ai Mondiali di calcio Messico 1986, ma la Scozia viene eliminata al 1° turno. In patria intanto Ferguson vince gli ultimi trofei con l’Aberdeen: Coppa di Scozia e Coppa di Lega. Nell’estate del 1986 è ingaggiato dal Manchester United, che vuole affidargli un progetto a lungo termine per tornare agli antichi splendori. Il primo trofeo infatti arriva 4 anni dopo, con la Coppa d’Inghilterra 1990 (1-0 al Crystal Palace), ma apre un ciclo di numerosissime vittorie nazionali e internazionali, come Coppa delle Coppe e Supercoppa Europea nel 1991, Coppa dei Campioni, campionato, Coppa d’Inghilterra e Coppa Intercontinentale nel 1999.

Ferguson è ancora oggi un personaggio attivissimo nel calcio  come general manager, è stato autore di un’autobiografia di successo e il 20 luglio 1999 è stato nominato dalla regina Elisabetta II Sir e Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico. Un uomo di successo, ma soprattutto un lavoratore onesto (mica come da noi) che ha costruito la sua fama ed i suoi successi mattone dopo mattone. Un signore come pochi, capace di augurare la vittoria in Champions League al Milan, dopo essere stato eliminato dallo stesso. Un bellissimo esempio di fair play e di signorilità, oggi davvero rara in certi ambienti. Auguri Sir Alex.

Francesco Martini