L’immigrazione europea in Canada dopo la nascita della Confederazione

Il Ruolo dell’immigrazione europea nel costituirsi dell’identità nazionale canadese.

Alla fine dell’ottocento, era stata la Nuova America uscita dalla rivoluzione, vista come terra di libertà e opportunità nuove, e non la colonia britannica del Canada, ancora percorsa da conflitti con la nazione confinante ed altri interni, la meta preferita di chi emergeva dal vecchio mondo.

Il Canada fu la prima unione federale dell’Impero Britannico, istituita nel 1867 per superare l’instabilità di governo, conseguente al precedente assetto coloniale, e il permanente conflitto fra l’elemento francese e quello inglese. Da allora, i primi governi che si succedettero dovettero affrontare il difficile compito della costruzione di una nuova nazione.

Si trattava, tra l’altro, di superare la conflittualità tra i due principali gruppi etnici, di popolare un territorio vastissimo e di costruire una rete di comunicazioni che cementasse i rapporti tra le diverse province e costituisse una sorta di barriera verso i vicini Stati Uniti.

In tutto ciò l’immigrazione giocò un ruolo particolarmente importante:

  • per i francofoni del Québec l’immigrazione significava la perdita dell’equilibrio col gruppo anglofono, anche se da parte loro i Canadesi di origine britannica vedevano nell’arrivo di forestieri una minaccia alle istituzioni anglosassoni e alla loro supremazia come gruppo etnico fondatore.
  • per i Canadesi nativi, o comunque per chi auspicava la costruzione di un nuovo gruppo etnico, frutto di una mescolanza tra i popoli, il problema era quello di avviare una politica di “canadesizzazione” dei nuovi arrivati e di escludere da questi l’immigrazione sgradita, in particolare quella proveniente dall’Europa meridionale.
  • per le grandi compagnie ferroviarie gli immigrati rappresentavano invece un importante e necessario serbatoio di manodopera e un rimedio al nascente sindacalismo.
  • per le diverse province l’immigrazione significò il progressivo sedimentarsi del flusso migratorio in insediamenti stabili che dappertutto nel Canada portarono alla costruzione di fatto di un mosaico etnico e di quello che è oggi il “multiculturalismo”.

Daniela Siano