Al Teatro Verdi la prima edizione del Premio Salerno Jazz

Salerno come New Orleans: appuntamento il 30 marzo alle ore 21 per il grande evento di musica dedicato al Jazz italiano.

Il Premio Salerno Jazz è la naturale prosecuzione di un progetto nato nel 2007 con la costituzione della Salerno Jazz Orchestra e porta avanti l’idea di creare un evento nella città di Salerno che abbia come protagonisti gli artisti più influenti di musica jazz.

Durante la serata sul palco del Massimo Cittadino saranno premiati musicisti di diverse categorie che si sono distinti nel panorama jazzistico italiano e internazionale per la loro carriera artistica, l’attività concertistica e per le produzione discografiche.

Una giuria presieduta da Giovanni Tommaso ha scelto dodici nomi per altrettanti mondi jazzistici: Fabrizio Bosso (tromba), Serena Brancale (voce), Matteo e Giovanni Cutello (tromba e sax), Dario Deidda (basso), Stefano Di Battista (sax), Roberto Gatto (batteria), Gabriel Marciano (sax), Rita Marcotulli (piano), Mauro Ottolini (trombone) e Fabio Zeppetella (chitarra). Per la sezione artisti internazionali i premiati sono Anthony Strong (voce e piano) e Aaron Goldberg (piano). Ci saranno inoltre due speciali premiazioni dedicate a giovani talenti nazionali e campani.

Il Premio Salerno Jazz diventa anche un concerto: tutti gli artisti dopo aver ricevuto il riconoscimento si esibiranno accompagnati dalla Salerno Jazz Orchestra diretta dal M° Stefano Giuliano.

A presentare la serata sarà Gegè Telesforo, polistrumentista, cantante e compositore, conduttore televisivo e radiofonico che condividerà il palco con la giornalista salernitana Concita De Luca. Ciascun premiato riceverà una scultura in ceramica realizzata per l’occasione dall’artista salernitano Enzo Bianco.

L’evento è organizzato dall’Associazione Sofy Music con il contributo della Regione Campania, del Comune di Salerno e il partenariato di McDonald’s e della Confcommercio Salerno. La direzione artistica è di Stefano Giuliano.

Info: https://premiosalernojazz.it/

 

di Giovanna Pisapia