La leggenda di Babbo Natale – da Santo a testimonial aziendale

Babbo Natale sembra realmente esistito e si tratta di un personaggio cristiano, appartenente alla tradizione medievale.

Infatti discende da San Nicola, un cristiano nato a Patara in Turchia, vissuto nel IV secolo d. C. Apparteneva ad una ricca famiglia del luogo, divenne vescovo di Mira ed è ricordato per la sua grande generosità. Si narra che San Nicola regalava doni a famiglie meno abbienti calandoglieli anonimamente dalle finestre o dal camino. Persino  Dante, nel XX canto del Purgatorio ne ricorda il suo valore: …che fece Niccolò e le pulcelle…

 Le pulcelle erano tre donne che non riuscivano a trovare marito perché erano prive di dote. Dispiaciuto, San Nicola decise di aiutarle, lanciando nelle loro finestre qualche monetina d’oro. Dato che solo due pulcelle avevano la finestra aperta, si arrampicò sul tetto e fece cadere le monete destinate alla terza ragazza dentro la cappa del camino, al quale erano appese tre calze poste ad asciugare. In questo modo vi finirono dentro.

La fama di questo personaggio fu riconosciuta in tutta l’Europa. Quando alcuni gruppi di olandesi emigrarono in America, portarono anche l’immagine di San Nicola, che da loro era chiamato Sinter Claus. In seguito Sinter Claus divenne Santa Claus, che consegnava i doni contenuti nelle sacche del suo asinello bianco. Nell’Ottocento, il professore Clement Clarck Moore, pubblicò una poesia su Santa Claus alla guida di otto renne :Comet, Dancer, Kasher, Prancer, Vixen, Doncer, Blizen e Cupid. Venne presentato come un uomo vestito di marrone, senza barba, magro e senza cappello. Nel 1939 i grandi magazzini Ward se ne inventarono una nona, Rudolph dal naso rosso, utile in caso di nebbia: era nato Babbo Natale. Nello stesso anno Haddon Sunblom, per conto della COCA COLA, che per una pubblicità natalizia, voleva Santa Claus con i colori della ditta, fu vestito di rosso, gli fu aggiunta una barba molto lunga, ed un cappello con il pompon.

L’opera di Sundblom era così esemplare, così efficace che in sessantacinque anni non ha avuto bisogno di ritocchi. L’unico extra, aggiunto negli anni Ottanta, riguarda il domicilio di Babbo Natale: Rovaniemi in Lapponia. Ma anche un bambino sa che a Rovaniemi Babbo Natale ha solo l’ufficio e che in realtà abita, con le sue renne, in una grotta del monte Korvatunturi.

Francesco Martini