ONMIC PCTO – L’importanza di leggere i classici

Cos’è un classico? Un classico è un libro accettato come esemplare o degno di nota, un libro ritenuto “eccellente”

e considerato da leggere assolutamente. I classici hanno forgiato quelle che sono le basi della cultura moderna e sono lo spunto principale per tutto ciò che è stato scritto in seguito. Attraverso i classici è possibile conoscere in modo approfondito il passato del nostro paese e del resto del mondo, nonché gli usi, i costumi e il pensiero delle generazioni precedenti.

PERCHÉ LEGGERE I CLASSICI? LE RISPOSTE DEGLI AUTORI

Ciò che rende un libro “classico” è una preoccupazione che è venuta in mente a vari autori, come il quesito “perché leggere i classici”?

Italo Calvino provò a rispondere a questo interrogativo in un saggio risalente agli anni 80, sostenendo che i classici servono a capire chi siamo e dove siamo stati, parlando anche di Leopardi e della sua biblioteca, dove nutriva le sue curiosità dedicandosi alla lettura dei grandi classici.

Anche Charles Augustin Sainte-Beauve, critico letterario francese, tentò di rispondere a tale quesito, e nel suo saggio, citando Goethe, scrisse che “Le opere antiche sono classiche non perché sono vecchie, ma perché sono fresche e sane”.

Mark Twain, scrittore americano, sosteneva che un classico fosse “qualcosa che tutti vogliono leggere e nessuno vuole leggere”.

Ezra Pound, poeta e critico americano, affermò che “Un classico è classico non perché è conforme ad una certa regola strutturale, o si adatta a certe definizioni. È classico per una certa freschezza eterna e inafferrabile”.

PERCHÉ CONTINUIAMO A LEGGERE I CLASSICI?

I ragazzi dell’odierna generazione spesso si approcciano al mondo dei classici attraverso la scuola, che presenta autori della letteratura italiana e straniera, e gli amanti della lettura, spinti dalla curiosità, desiderano comprendere appieno l’importanza dei libri ritenuti “da leggere assolutamente”.

Secondo alcune testimonianze, i classici incuriosiscono molto il lettore anche per il solo fatto di essere definiti tali. Un altro elemento di importante rilevanza è l’attualità e l’immortalità delle vicende narrate, che permettono di comprendere appieno l’immutabilità dell’animo umano.


“i classici non smettono mai di dire ciò che hanno da dire”  Italo Calvino


Ciò che stupisce sempre un lettore è la possibilità di immedesimarsi in personaggi creati decenni o secoli fa, di scoprire che le necessità dell’uomo, come le sue sofferenze, non sono mai cambiate, ma sono eterne ed immutabili. In conclusione, i classici non moriranno mai, poiché rappresentano le voci di tantissime persone, che vengono ascoltate ancora, a distanza di secoli, e che permettono ai lettori di sentirsi meno soli nella loro esperienza di vita.

Roberta De Simone