Onmic PTCO – Krokodil: la droga che ti mangia fino all’osso

La Desomorfina, più conosciuta come Krokodil, è una droga molto diffusa a Tolyatti, una città situata nel Sud della Russia,

ricca di disoccupazione e povertà. Tolyatti è uno dei principali porti d’ingresso di eroina che dall’ Afghanistan entra in Europa e che ha trasformato la Russia nel paese con la più alta percentuale di tossicodipendenti al mondo.
Con la crisi economica, i tossici hanno trovato un’alternativa all’eroina, la Krokodil, un miscuglio di ingredienti legali, facili da trovare, soprattutto a poco costo, come la codeina, contenuta negli analgesici, benzene, iodio e fosforo rosso. La loro preparazione avviene in normali cucine, utilizzando semplici stoviglie. Se per sbaglio il liquido, invece di essere iniettato nelle vene, finisce nei muscoli, la carne brucia, fino ad incancrenirsi per poi staccarsi, lasciando, addirittura, scoperte parti delle ossa. Sono stati documentati dei casi in cui era necessaria l’amputazione degli arti. I danni ai tessuti sono così gravi che la speranza di sopravvivere è pari a 2 o 3 anni.

Il nome Krokodil deriva dai suoi effetti, che rendono la pelle verde e squamosa, proprio come i coccodrilli. La Krokodil è soprannominata anche come “ la droga degli zombie”, a causa dei suoi effetti sul sistema nervoso, in grado di azzerare i freni inibitori, verificando persino casi di cannibalismo. Ulteriori effetti sono euforia e rilassamento iniziali, ulcere, piaghe e flebiti.

Tanya Kochetkova, attivista dell’organizzazione April, dichiara che l’intossicazione è molto grave e che inizialmente, vengono colpiti il fegato, i reni e il cuore, fino ad arrivare a tutti gli altri organi interni. Lo Stato, per migliorare la situazione, ha proibito la vendita senza ricetta di medicine a base di codeina nelle farmacie, ma ciò non ha risolto il problema. L’unico modo in cui lo Stato affronta il problema è arrestare i tossicodipendenti, che vengono trattati non come drogati, ma come criminali, infatti, per loro non è previsto nessun programma di riabilitazione. Gli unici ad offrire percorsi di riabilitazioni sono dei piccoli centri, mantenuti attraverso donazioni.

Fabiana Prezioso