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Onmic PTCO – La giustizia quando diventa soggettiva

Giustizia e legge sono la stessa cosa? Analizziamo la differenza tra legge e giustizia.

La differenza sta nel fatto che la legge prevede  un sistema giuridico ben preciso, delle regole; e le regole in quanto tali sono si devono rispettare. Ognuno può decidere di violare la legge, rendendosi responsabile della violazione e delle conseguenze. Il punto è che non necessariamente legge e giustizia coincidono. Molti sono gli  esempi dell’incompatibilità tra legge e giustizia. Se da un lato è condivisibile che sia vietato dalla legge commettere un furto, possiamo dire che non è giusto che ancora non ci siano tutele contro ogni tipo di discriminazione o tutela per il lavoro nonostante siano entrambe scritte nei principi fondamentali della Costituzione. Dall’altro lato, per “cavilli” puramente legali, un omicidio non venga punito.

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“Nella società postmoderna il concetto di giustizia viene spesso affiancato a quello di legge. Se la connessione tra i due concetti è spesso rimarcata, la differenza tra i due non è quasi mai individuata. I punti di vista che esemplificano la posizione del senso comune rispetto alla differenza tra giustizia e legge sono prevalentemente due: coloro che ritengono che la legge è congruente alla giustizia, e coloro che affermano che la legge e la giustizia sono differenti. La giustizia non è altro che la legge vigente in un determinato luogo e tempo: è questo il rapporto tra i due concetti sostenuto dalla prima posizione. La giustizia e la legge si relativizzano: è impossibile distinguere ciò che è giusto da ciò che è sbagliato”.     (Giacomo Lovison)

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Questa differenza è ben spiegata anche nella serie televisiva americana “Law & Order”  in una episodio in cui si parla di potestà genitoriale.  Una madre che soffre della sindrome di Munchausen vuole sottoporre una grave terapia medica alla figlia perché rimanga sempre bambina, dopo che la stessa è stata resa invalida dalla madre per attirare l’attenzione su di sé. Nonostante la madre abbia fatto una cosa tanto grave, una vera e propria violenza, il giudice non la condanna perché di fatto non viola la legge. La terapia, infatti, è legale e la causa intentata non è verso l’atto della madre che ha reso invalida la figlia, ma verso la terapia. In questo caso legge e giustizia non coincidono.

Cira Scotto D’Antuono

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