Onmic PTCO – Una vita #senza filtri: l’influenza dei social network sui giovani

Negli ultimi anni, il progresso della tecnologia e l’evoluzione di internet hanno portato allo sviluppo di varie piattaforme sociali

 chiamate Social Network. Ma a cosa servono questi social?

Prima di tutto dobbiamo partire dal significato. Per reti sociali si intende una rete di persone connesse in modo virtuale. Molto spesso abbiamo sentito parlare di “piattaforme sociali” come ad esempio Facebook, Instagram o Twitter, il cui intento è la conoscenza. L’utilizzo di queste piattaforme però ha sia lati positivi che negativi, iniziamo con quelli positivi.  Ogni social ci permette di essere connessi contemporaneamente con tutto il mondo, soprattutto le celebrità.  Può essere usato anche come svago nella maggior parte dei casi. Ma sai che negli ultimi anni il ruolo dei social è cambiato?

Perché sono utilizzati anche a scopi lavorativi, 8 persone su 10 sono in possesso di almeno un account social. A tal proposito, quindi, risulta più facile farsi conoscere e far conoscere le proprie intenzioni su un social proprio perché a visualizzare possono essere milioni di persone.

Questo è il comune caso delle cosiddette “influencer”. L’Influencer è un opinion leader dotato di carisma, autorevolezza, competenza, capacità di coinvolgimento. Guadagna diffondendo e amplificando messaggi promozionali per conto di aziende e brand, in cambio di una ricompensa. Il compito dell’Influencer, infatti è influenzare la propria community di followers sui diversi social network come Facebook, Youtube, Twitter, Instagram, Pinterest, LinkedIn.

La figura dell’influencer comporta anche degli aspetti negativi, essendo in grado di influenzare i propri i followers in vari aspetti. Partiamo con quello più comune, la nostra immagine.

Alzi la mano chi, almeno una volta, ha usato dei filtri sui social prima di postare un selfie. In questo non c’è nulla di male e talvolta ci consentono di nascondere qualche piccolo difetto evidente. E’ capitato a tutti di svegliarsi qualche volta con delle occhiaie evidenti o un viso pallido.

C’è chi, purtroppo, dell’uso dei filtri sui social ne fa una pratica malata. Legato a forti insicurezze, nei casi più estremi portano alla non accettazione di sé, a disturbi alimentari o a stress psicologico legato al non raggiungimento di quella finta immagine che in realtà vorremmo avere. Questo fenomeno si è accentuato, soprattutto nei giovani, con la Pandemia. I social hanno bisogno di mostrare soltanto vite perfette, vacanze da sogno, corpi scolpiti e visi plastici tanto da sembrare surreali. Ma questa continua ricerca della perfezione può essere definita proprio come una bomba. Pronta ad esplodere nelle mani di una persona insicura, che prova frustrazione nel non riuscire a raggiungere quegli esempi di bellezza che poi in realtà neanche esistono davvero. Diversi studi hanno rilevato negli ultimi anni, soprattutto fra le nuove generazioni che usano spasmodicamente i socialun incremento di personalità narcisista ma non solo: l’uso dei filtri sui social tra i giovanissimi ha portato alla non accettazione di sé, della propria immagine e a grossi problemi di autostima.

Di questo disturbo anche la famosissima Kim Kardashian ha ammesso di soffrirne. L’imprenditrice ha infatti modellato la sua immagine nel corso degli anni, con numerosissimi interventi chirurgici, così come le sue famosissime sorelle.

Il ricorso estremo alla chirurgia plastica è un problema collegato a questa tendenza, legata all’uso dei filtri sui social. Numerosi chirurghi di tutto il mondo, hanno lanciato un grido d’allarme dichiarando di avere sempre più richieste di interventi da ragazzi giovanissimi. Uno studio pubblicato sulla rivista medica statunitense, JAMA Facial Plastic Surgery, ha confermato questa estrema conseguenza dichiarando che le immagini filtrate hanno reso labile la linea che separa la realtà dalla fantasia, portando la persona che ne fa uso a vivere in una menzogna. Nell’ultimo periodo ad aver avuto maggiore visibilità è stata Clio Zammatteo.

La conoscete? La truccatrice e influencer beauty Clio Zammatteo, meglio conosciuta dal grande pubblico con il nome d’arte di ClioMakeUp. Ha criticato i filtri migliorativi di Instagram e per farlo ha usato come mezzo di comunicazione proprio il social network da lei “incriminato”. Nel postare un suo selfie, la make-up artist ha corredato lo scatto con una didascalia che contiene una lunga riflessione sui tempi che stiamo vivendo.

Le sue parole vogliono puntare il dito sull’impatto negativo che i filtri migliorativi di Instagram potrebbero avere sulla realtà, sulla società e sulla mente di ciascuno di noi. “Perché quando quel filtro così apparentemente innocuo scompare mi sento più brutta, meno adeguata?”, si domanda l’influencer ponendo l’accento sulle conseguenze dei social e della finzione che spesso li accompagna, conseguenze che troppo frequentemente sottovalutiamo. “Persone più fragili, come i più giovani, gli adolescenti, o gli insicuri, i timidi” sono quelle che secondo ClioMakeUp potrebbero essere colpite negativamente dal boom di realtà filtrata, una realtà che quindi, invece, si distaccherebbe molto dalla verità. Nulla a che vedere con la realtà vera e propria, insomma.

“Spero che là fuori voi possiate distinguere la realtà dalla finzione”, conclude Clio Zammatteo condividendo la sua riflessione che si inserisce nel dibattito molto attuale del body positive.

Le sue parole offrono un ottimo spunto su cui riflettere, in un periodo storico in cui inoltre la vita da “esibire” agli altri è quella tra le mura domestiche a cui la pandemia ci ha costretto. Ma ciò che vediamo nei profili altrui sembra sempre molto migliore rispetto a quello che viviamo noi in prima persona, questa è l’insidia dei social network e dell’opzione dei filtri migliorativi annessa. Della serie: l’erba del vicino è sempre più verde ma, a guardare con attenzione, quel prato è sintetico o addirittura ricreato con il green screen.

Ma trattando questa tematica come non potevamo non parlarvi di Danae Mercer?

Danae Mercer è una giornalista di 33 anni che vive a Dubai e vanta oltre un milione e mezzo di follower. Cos’è che la rende così gettonata su Instagram? Questa influencer smaschera ogni giorno le finzioni del mondo virtuale, accostando foto con filtri migliorativi applicati e pose studiate ad arte. E’ stata proprio lei a lanciare l’hashtag #Instagramvsreality con cui correda le sue rivelazioni, invitando tutti quelli che volessero battersi in nome del body positive a farlo come lei.

Cosa possiamo fare per migliorare la situazione?

La giusta educazione ed informazione su come funzionano i social network, come possono essere utilizzati in modo positivo e i loro limiti, aiuta i giovani ad essere utilizzatori consapevoli della tecnologia e ad individuare fenomeni rischiosi per il proprio benessere.

Possiamo iniziare con un piccolo ma importante passo dai nostri account social, ripulendoli dai filtri “incriminati”. In questo modo non ci verrà più la tentazione di utilizzarli.  Un altro passo che possiamo fare è parlarne con la nostra cerchia di contatti, smettendo di seguire chi li utilizza costantemente. Una regola fondamentale per vivere al meglio la vita digitale è seguire solo persone che aggiungono valore alla mia visione del mondo. Che si tratti di informazione, punti di vista su tematiche che non conosco o “semplice” intrattenimento… l’importante è che non mi faccia sentire inadeguata in nessun modo.

Ci sono persone che mostrano normalità e naturalezza, diamo a loro la nostra attenzione. Vivere in una società incentrata su canoni di bellezza irraggiungibili è già sufficientemente frustrante per la maggior parte di noi.

Sabrina Simeone