SANREMO 2019: IL “TAGLIA E CUCI” SUL LOOK DI VIRGINIA RAFFAELE

Il Festival di Sanremo, alla sua 69esima edizione, ha visto la vittoria di Mahmood con il brano “Soldi”.

Tantissime le critiche ma, al tempo stesso, tantissimi i complimenti per un giovane che è arrivato al successo con determinazione, coraggio e voglia di intraprendere una carriera piena di gloria. Si sa che, oltre al podio, ai dietro le quinte, agli inaspettati e tante altre curiosità, ciò che fa parlare di più riguardo la kermesse, sono i look degli artisti. Un vero e proprio “taglia e cuci” che coinvolge tutti gli italiani – soprattutto il genere femminile – nel commentare gli abiti, le acconciature e il make up delle donne che “sfilano” sul palco più famoso d’Italia. Tra le gambe sempre scoperte di Loredana Bertè, i tailleur di Paola Turci e gli abiti geometrici di Arisa, colei che ha attirato di più l’attenzione è, senza dubbio, la showgirl Virginia Raffaele.

Ovviamente, la parola d’ordine è stata eleganza. Ma avrà azzardato? L’attrice, 38enne, ha un fisico da fotomodella e non è assolutamente difficile immaginarla con abiti stretti e lunghi ma al tempo stesso con abiti che lascino intravedere lo stacco di coscia. Solo a poche ore dal debutto è trapelata la notizia che ha indicato Giorgio Armani quale il designer scelto per firmare lo stile dell’artista durante la prima serata: abiti decorati con cristalli e paillettes, drappeggi bianchi che si lasciano intravedere in un total black, effetto lacca con gioielli di Chopard e scarpe firmate Casadei.

Nella seconda serata il nome del designer è Schiaparelli Haute Couture. L’abito nero, leggero su tutto il corpo, evidenzia l’eleganza della co-conduttrice che ha sfoggiato anche un abito “scenografico” ampio e rosso, realizzato appositamente per lei da Atelier Emé, marchio specializzato in abiti da sposa.

Nella terza serata è stato Giambattista Valli a creare due abiti per la bellissima Virginia. Un abito che ricorda Marylin Monroe in “Quando la moglie è in vacanza” ma in versione più castigata tra lunghezze e foulard al collo. Da abiti con lo strascico si passa poi ad un corto che coniuga l’alta sartoria alla freschezza di una linea che su Virginia non può che stare a pennello.

Scintillii e luminosità sono le parole che caratterizzano il look della Raffaele per la quarta serata, grazie alla creatività e al talento di Philosophy di Lorenzo Serafini. Questa volta la co-conduttrice azzarda mostrando la gamba sinistra e spalle. Diamo a Virginia quel che è di Virginia: sul fisico non le si può dire nulla.

Se per le prime quattro serate critiche e complimenti hanno riempito i notiziari e i blog di moda, la quinta serata ha lasciato tutti a bocca aperta. E se il famoso detto dice “Non lasciare la via vecchia per quella nuova”, Virginia Raffaele torna ad un abito sinuoso che evidenzia il fisico, dal nero al rosso donando teatralità e disinvoltura. Poi si torna al nero, lungo e sensuale, con maniche velate.

Cinque serate, quattro designer, le cinque personalità di Virginia Raffele. Sensuale, elegante e stravagante, la co-conduttrice ha dato sfogo alla sua sinuosità ed evidente linea di stile. Ma come la preferisce il pubblico italiano? Nei panni di conduttrice o nei mini abitini di Belen?

Clemente Donadio