Tra una Frida e un Margarita, un condiviso “Viva la vida!”

Il 25 settembre, al MYOHO lounge bar – Pontecagnano (SA) – l’artista Paola Quatrale presenta la sua personale di pittura dal titolo Fridm, un omaggio all’icona messicana Frida Kahlo.

Paola Quatrale reinterpreta alcuni autoritratti della Kahlo per veicolare un messaggio di resistenza e di libertà, per mettere a punto – tratti e colori – la lotta contro ogni forma di discriminazione, soprattutto quella di genere e delle minoranze, che si sono ribellate all’imperialistico machismo occidentale.

I volti della Kahlo, qui ritratti da PQ – così firma le sue tele la Quatrale – spesso evocano negli abiti, negli ornamenti, nelle acconciature dei capelli, la coscienza, la forza e la sensibilità delle donne tehuane, un richiamo a quella cultura matriarcale di Tehuantepec, simbolo della cultura zapoteca. Si tratta di un esplicito richiamo alla cultura precolombiana, che ancora resiste nelle regioni messicane del Sud; la rappresentazione dei “Sud” del mondo che non si sono piegati allo spietato strapotere dei conquistadores.

Le opere esposte hanno, quasi sempre, per fondo un particolare, un elemento che si richiama alla selva, a quella Selva Lacandona della confinante regione del Chiapas. La Selva del subcomandante Marcos e dell’EZLN. La selva della rivoluzione zapatista che lega l’artista al Subcomandante, lungo quel filo rosso, che attraversa un intero secolo.

Frida aveva affermato, con disarmante naturalezza: Sono nata – come sottolinea la prof.ssa Paola Quatrale, storica dell’arte e studiosa della Kahlo – con una rivoluzione. Diciamolo. È in quel fuoco che sono nata, portata dall’impeto della rivolta fino al momento di vedere giorno. Il giorno era cocente. Mi ha infiammato per il resto della mia vita. Sono nata nel 1910. Era estate. Di lì a poco Emiliano Zapata, el Gran Insurrecto, avrebbe sollevato il sud. Ho avuto questa fortuna: il 1910 è la mia data.

Frida è nata nel grembo della Rivoluzione ed è vissuta per essere tale. Pertanto, Fridm non è una semplice mostra né una personale autoreferenziale, è un atto rivoluzionario. L’opera di PQ è lotta e resistenza, è la rivoluzione (culturale) che solleverà tutti i “Sud” del mondo. Fridm è la rivolta delle donne; è la resistenza delle minoranze discriminate e oppresse. Fridm è passione e resilienza. Fridm è in ogni tratto delle “Frida” della Quatrale, un indefesso inno alla vita, nonostante!