“UN SORRISO, UN PASTO, UNA PREGHIERA” ALLA MENSA DEI POVERI “CASA NAZARETH” DI SALERNO

Chi ha mai pensato che la propria festa di compleanno, quella di un familiare o una ricorrenza potesse diventare un giorno speciale anche per gli altri?

Da questa riflessione nasce l’iniziativa al Centro di Accoglienza – Mensa dei Poveri “Casa Nazareth” al Quartiere Europa, nella zona orientale di Salerno: scegliere di donare ai bisognosi un pasto caldo, una torta, nel giorno dedicato a una persona cara o per un evento speciale.

Da ormai 20 anni, la casa è diventata un punto di riferimento per le persone senza fissa dimora che ogni giorno vengono accolte da Don Ciro Torre, prete della Parrocchia Gesù Redentore di Mariconda e dai volontari dell’associazione Oasi Onlus, circa 35 tra uomini e donne, che dalle 8 del mattino abitano la mensa per preparare le pietanze da servire a tavola. A guidarli, attraverso gli insegnamenti di Madre Teresa di Calcutta e le letture del Vangelo, ci sono sentimenti come la misericordia e la carità cristiana, a cui fanno riferimento per realizzare la loro missione. “Un sorriso, un pasto, una preghiera” è questo il messaggio che ha spinto i fedeli della parrocchia a prestare attenzione a un modo diverso di onorare le ricorrenze, che fosse lontano dall’idea del consumismo, ma a beneficio dei poveri. E così, in quella particolare data che ogni volta sarà riportata sul calendario nel “salone delle feste”, verrà recapitata una torta all’interno di Casa Nazareth, in onore del festeggiato, insieme a un’offerta che altrimenti sarebbe destinata all’acquisto di un regalo. Come segno di riconoscenza alla generosità, prima di consumare il pasto, gli ospiti della mensa reciteranno l’Ora Media e pregheranno per tutti i benefattori e le loro famiglie, affinché ricevano la benedizione e la protezione di Dio. Sarà poi una lettera di ringraziamento a raggiungere il destinatario, come testimonianza degli avvenuti festeggiamenti in suo onore.

Lanciando un segnale alla comunità, l’iniziativa ha lo scopo di favorire la tutela dei numerosi servizi che quotidianamente vengono assicurati ai senza tetto e di educare alla sensibilità nei confronti dei bisognosi che, ad oggi, sono circa 70 nel centro di accoglienza, tra vagabondi, immigrati, tossicodipendenti, alcolisti, ex carcerati, a cui si affianca un nuovo volto della povertà, fatta di divorziati e pensionati.

All’interno della casa, ognuno di loro si rende utile, organizzando la sala pranzo, aiutando a scaricare la merce, dando una mano con le pulizie. Per il benessere comune, gli ospiti hanno imparato le regole della convivenza e il valore della riconoscenza, attraverso l’insegnamento del perdono e della pace.

“Casa Nazareth è un luogo particolare dove si realizza la parola di Dio, in modo pratico” – racconta Alessandro Guerra, responsabile operativo della struttura – “Il nostro interesse è di manifestare la fede. La gente deve capire che oltre al male, che si vede nel mondo, in tv, sul web, esiste anche il bene, grazie alle persone e alle loro buone azioni” – continua – “Tutti quelli che vivono qui sono sereni, nonostante i loro problemi, in quanto nella beatitudine della grazia di Dio”. A partire dal cibo, ogni azione svolta a sostegno della casa è a titolo gratuito, tutto quello che arriva in casa rappresenta un messaggio della divina Provvidenza, attraverso la solidarietà, la beneficenza e le opere caritatevoli dei fedeli, insieme al calore umano, alle parole di conforto, all’aiuto da parte dei volontari. Tra gli altri servizi offerti, il Rotary organizza abitualmente visite mediche specialistiche, assistenza legale o incontri con assistenti sociali, per chi vive in condizioni di disagio, oltre al servizio ludoteca per i bambini provenienti da diverse comunità. Per le festività natalizie appena trascorse, un gruppo di volontari della zona orientale ha deciso di trascorrere la Vigilia con i poveri dela mensa, organizzando un pranzo a cura del maestro Vincenzo Castaldo, che ha preparato le tradizionali pietanze del menù di Natale. Il ricavato delle offerte devolute è servito ad acquistare coperte, sciarpe e indumenti. 

Questa iniziativa benefica, insieme alle altre che nascono per donare un sorriso ai meno fortunati, rispecchia il vero senso dell’accoglienza, su cui si fonda Casa Nazareth.

Rosita Sosto Archimio