Al Carditello Festival la prima opera popolare che celebra la rinascita del Real Sito borbonico

Sabato 30 luglio, alle ore 21, nel Real Sito di Carditello (San Tammaro, Caserta).

In programma anche visite speciali e un laboratorio teatrale gratuito e aperto a tutti (dalle ore 17.30 alle 18.30), nel bosco del Real Sito, per condividere i valori e i sentimenti che hanno ispirato l’Opera popolare per la Campania Felix.

Un percorso musicale legato alla storia, alla cultura e alla cronaca del sito casertano, nato da un’idea del direttore artistico Antonello De Nicola, su testi di Corrado Delia, e liberamente ispirato al libro La Reggia di Carditello. Tre secoli di fasti, feste, furti e asta, angeli e redenzioni della giornalista Nadia Verdile.

Il Real Sito di Carditello fu costruito nel 1787 per volere di Ferdinando IV di Borbone, in un’area destinata all’allevamento di cavalli di razza reale e alla produzione agricola e casearia. Uno splendido esempio di architettura neoclassica, progettata da un allievo di Luigi Vanvitelli, l’architetto Francesco Collecini. Il massimo splendore del Sito venne raggiunto negli anni successivi al completamento, quando il pittore di corte Jacob Philipp Hackert ricevette l’incarico di occuparsi delle decorazioni e dell’arredo dell’appartamento reale.

Tutto questo ha rischiato con il tempo di andare perduto: per decenni Carditello ha rappresentato il degrado e l’abbandono della Terra dei Fuochi, divenendo simbolo del malaffare. Nel 2014 la Reggia di Carditello è stata acquistata dal Ministero della Cultura e dal 2016 il complesso monumentale è gestito dalla Fondazione Real Sito di Carditello, costituita dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dalla Regione Campania e dal Comune di San Tammaro. Oggi il Sito rappresenta un modello di riscatto e rinascita per l’intera comunità. Lo spettacolo “Carditello” è un omaggio musicale per chi ha combattuto in prima linea per strappare la Reggia borbonica alla criminalità organizzata e per ricordare “l’angelo di Carditello” Tommaso Cestrone, custode volontario presso la reggia borbonica, scomparso nel 2013 all’età di 48 anni.

A narrare le pagine più suggestive di Carditello, Mario Incudine (regia, musiche e canzoni) – cantautore, attore e autore di colonne sonore, è uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana, oltre a vantare collaborazioni con Moni Ovadia, Peppe Servillo, Eugenio Bennato, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero e Kaballà, e ad aver duettato con Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Alessandro Haber e Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso) – Corrado D’Elia (testi e voce recitante), Antonio Vasta (direzione musicale e arrangiamenti, organetto, fisarmonica e pianoforte), Pino Ricosta (contrabbasso), Manfredi Tumminello (corde etniche e chitarre) e Francesco Bongiorno (batteria e percussioni), sul palco sabato 30 luglio insieme ai cittadini del Forum Agenda 21 Carditello e Regi Lagni, alle voci Sandra Saccone, Vanna Saccone, Carmen Benincasa, Carola Delli Paoli, Imma La Hara del Caserta Nova Ensemble e ad alcuni giornalisti in rappresentanza della stampa campana.

La rassegna musicale – organizzata dalla Fondazione guidata dal presidente Luigi Nicolais, con il sostegno della Regione Campania attraverso la Scabec SpA, il patrocinio di Rai per la Sostenibilità e Rai Campania, la sponsorizzazione di Land Rover e Auto Prima, la partnership di Ferrarelle e Asso Artigiani Imprese Caserta, e la media partnership di Rai Radio1 – è una sfida culturale senza eguali che, narrando emozioni e sensazioni senza tempo, intende imprimere con coraggio una svolta e un rilancio dell’identità e dell’estro che contraddistinguono il territorio.