I diritti sono i doveri fondamentali dell’uomo

La Giornata mondiale dei diritti umani si svolge ogni anno il 10 dicembre, data scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948.

Ogni individuo gode di alcuni diritti chiamati essenziali perché garantiscono gli elementi fondamentali della vita e dello sviluppo fisico, morale, culturale e civile della persona. Senza tali diritti, definiti anche inviolabili, verrebbero meno le condizioni stesse del vivere umano, tanto dei singoli quanto della collettività.

Il primo dei diritti fondamentali ed essenziali della persona è quello alla vita, che sta a fondamento di tutti gli altri e ne è condizione indispensabile. Direttamente discendente da quello alla vita è il diritto personale alla integrità fisica: l’integrità e la perfetta salute ed efficienza del corpo, dell’organismo, sono beni irrinunciabili di ogni uomo.

Un altro dei diritti fondamentali dell’uomo è quello all’onore: ogni individuo deve essere rispettato e dunque non offeso, né ingiuriato, né calunniato, né diffamato in nessun modo. Il diritto all’onore significa anche che deve essere rispettata la riservatezza, la privacy, ossia i fatti privati di ogni persona. 

La libertà personale è uno dei diritti più importanti e significativi dell’uomo considerato sia come individuo singolo che come cittadino di uno Stato, membro di una società. Proprio per questo tale diritto risulta particolarmente ampio e articolato, in quanto riguarda quasi tutte le condizioni di vita e le attività di ogni persona. Diritto alla libertà significa che ogni individuo può realizzare senza limiti né impedimenti la sua personalità; l’unica condizione è costituita, naturalmente, dal dovere di rispettare la libertà e i diritti degli altri, ai quali non si può in alcun modo arrecare danno con le proprie azioni. Ugualmente, anche la libera espressione del proprio pensiero, ossia facoltà che la legge riconosce ad ogni uomo di esprimere liberamente ciò che pensa, manifestandolo o con la parola o con gli scritti o con qualunque altro mezzo tecnico, trova un limite preciso nei diritti degli altri cittadini e della comunità. 

I modi di vita, le attività concrete, la libertà personale sono comunque soltanto alcune delle forme particolari nelle quali il diritto fondamentale di libertà si manifesta e si realizza: accanto ad essi, infatti, vanno considerati altri aspetti e momenti non meno significativi e importanti. Ogni cittadino è infatti, per esempio, libero di professare la propria fede religiosa, di diffonderla, di propagandarla, di praticarne il culto. Seguire una religione invece che un’altra non costituisce perciò motivo di discriminazione civile o politica: tutti i fedeli, infatti, sono perfettamente uguali per legge, indipendentemente dalla loro personale religione.

Ma se è indiscutibilmente vero che alcuni di questi diritti sono originari, si acquistano cioè con la nascita indipendentemente dal fatto che siano accolti e tutelati nell’ordinamento giuridico dello Stato, non possiamo prescindere da un aspetto: Nella convivenza umana ogni diritto naturale in una persona comporta un rispettivo dovere in tutte le altre persone: il dovere di riconoscere e rispettare quel diritto (Papa Giovanni XXIII).

Daniela Siano